Un
po' di storia ...
Cerro come comunità religiosa faceva parte della pieve di Parabiago,
ricca di 26 parrocchie, fino al 1584, cioé fino all'anno
in cui S.Carlo Borromeo aggregò la parrocchia di Cerro alla pieve di
Legnano.
La prima chiesa di Cerro è ricordata nel secolo XIII da
Goffredo da Bussero, cappellano di Rovello,
nato nel 1220, nel suo «Liber Notitiae Sanctorum Mediolani» scrive,
dando notizia
dell'esistenza di una chiesa:«In plebe Parabiago loco Cerro ecclesia
Sancti Cornelii et Cipriani....»
Cerro appare anche nella «Notitia Cleri Mediolanensis de anno 1398 circa
ipsius immunitatem» (volume ad uso del fisco) ove, tradotto
in parole povere, si dice che la Chiesa di Cerro pagava una imposta
di 4 Lire imperiali , 1 soldo e 7 denari.
Il primo rettore della chiesa di Cerro conosciuto attraverso
documenti esistenti presso la Biblioteca Ambrosiana è un certo prete
Luini, vivente nel nostro paese intorno al 1500 come «rector della
giesa de s.to Cornelio de Cerro...»
Cerro Maggiore, come parrocchia giuridicamente costituita,
si realizza all'inizio del governo episcopale di S.Carlo Borromeo
anno 1565. Quando visitò Cerro nel 1570 oltre «il gesuolo della Madonna
de la Concetione a la Boretta», trovò la Chiesa Parrocchiale in pessime
condizioni.
Ordinò di fare la sacrestia, di foderare di stoffe il tabernacolo,
di costruire il battistero in marmo.
Le suddette ordinanze non furono tutte eseguite poiché la popolazione
di Cerro intendeva erigere una nuova chiesa parrocchiale vista dal Card.Federico
Borromeo, con la visita pastorale il 17 giugno 1596.
Mentre erano in corso i lavori per la costruzione della chiesa parrocchiale,
la Confraternita dell'Immacolata volle iniziare la chiesa della Boretta.
Il fervore, la collaborazione, la concordia dimostrata per le due opere
sono tali che onoreranno per sempre i nostri avi e costituiranno i più
fulgidi esempi per i parrocchiani di Cerro di tutte le generazioni.
Nel 1830 venne restaurata e sobriamente decorata, mentre nel 1842, grazie
ai lasciti di Donna Antonia Albuzzi, venne costruito l'altare maggiore.
Il progetto del nuovo altare fu studiato ed eseguito dall'architetto
Chierichetti di Milano.
Con il parroco Don Aquilino Marelli la nostra chiesa fu dotata il 6
marzo 1888 di un concerto di sei campane.
Nel 1908
venne realizzata, per volontà del parroco don Luigi Oltolina,
la grotta della Cappella
di Lourdes; le donne cerresi donarono la statua della Madonna mentre
gli uomini invece per il S.Crocifisso donarono una nuova croce di legno
durissimo e nero(ebano), guarnita di lamine d'argento cesellate.
La chiesa
fu poi ampliata alla fine degli anni sessanta dall' Impresa Stevenazzi,
cui era stato affidato
il lavoro dal parroco don Vittorio Branca, il quale con coraggio, volontà
e speranza nella Divina Provvidenza, raccogliendo i fondi anche con
la vendita di sue proprietà personali, ereditate dalla famiglia e aiutato
in modo encomiabile dalla popolazione cerrese ha dato inizio ai lavori
che poi solo dal cielo ha potuto vedere ultimati.
La nostra
Chiesa..... oggi
l'interno
visto dall'ingresso |
l'Altare
Maggiore |
l'interno
visto dall'Altare |
L'Altare
dedicato a San Carlo Borromeo |
L'Altare dedicato alla Madonna di Lourdes |
L'Altare dedicato
al Santo Crocifisso |
L'Altare
dedicato alla Madonna del S.Rosario |
Un
po' d'Arte....
Nella Cappella laterale all'altare maggiore detta "Coretto",
e usata soprattutto per la cerimonia mensile dei Battesimi e nel periodo
invernale come piccola chiesa riscaldata ed accogliente, è stata posta
un'opera d'arte: la Crocifissione attribuita al pittore Bernardino Lanino
risalente al 1580. Il trittico: Crocifissione
con Madonna al centro e San Giuseppe e San Fermo ai lati, è stato ritrovato
per caso.
Probabilmente a causa della peste manzoniana, la parete era stata
coperta dalla calce e il ritrovamento del capolavoro è arrivato solo
nel 1971 per merito di don Antonio Colombo. Ora, nonostante i segni
dell'usura del tempo e dello scempio dovuto ad una scala costruita adiacente,
(sono ben visibili i segni di gradini), si trova nella Chiesa di Cerro
Maggiore ed è un segno di devozione e preghiera che decora il nostro
tempio.
Breve cenno storico: Bernardino
Lanino nasce a Mortara nel 1512 e muore a Vercelli nel 1583. Allievo
tra i più sensibili di Gaudenzio Ferrari, nell'arco della sua feconda
attività, svolta prevalentemente a Vercelli e a Milano (1546- 48), rimane
fedele all'esempio del maestro, ma con accentuazioni personali, riscontrabili
già nelle delicatezze paesistiche degli affreschi per Santa Caterina
a Vercelli (ora al Museo Borgogna)e per le numerose opere sparse per
città e paesi della Lombardia e del Piemonte.
Le otto finestre vetrate ai lati della Crocifissione,
realizzate dalla ditta Toniutti di Bollate su disegni di Padre Fumagalli
di Roma per il Natale dell'anno 1992, rappresentano a partire da sinistra:
La risurrezione e i sette Sacramenti: Battesimo, Cresima, Confessione,
Comunione, Ordinazione, Matrimonio e Unzione degli Infermi.
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