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I Nostri Patroni
ss. cornelio e cipriano - 16 settembre








Q
uesta immagine con i nostri Patroni è stata fatta stampare
il 5 maggio 194
2 da don Giovanni Ottolina parroco di Cerro
dal 1918 al 1950.

  Sullo sfondo tra i due Santi è disegnata la chiesa di Cerro come lui desiderava fosse costruita, una volta terminata la guerra.

  Sul retro vi è la preghiera ai SS. Patroni della parrocchia di Cerro Maggiore con l'imprimatur del beato Cardinal Schuster.
 

S.Cornelio papa, originario di Roma, fu eletto papa per la sua umiltà e la sua bontà, dopo un periodo di sede vacante a causa della violenta persecuzione di Decio. Combatté gli eretici novaziani e rinsaldò la sua autorità con il sostegno di San Cipriano. L'imperatore Gallo lo mandò in esilio presso Civitavecchia, dove morì nel 253. Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di Callisto.
S.Cipriano nacque a Cartagine verso il 210, da genitori pagani. Convertitosi alla fede e ordinato sacerdote, fu eletto vescovo della città nel 249. Governò egregiamente la chiesa con gli esempi e con gli scritti, in tempi assai difficili. Nella persecuzione di Valeriano, prima fu condannato all'esilio, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258

Martirologio Romano: Memoria dei Santi martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, dei quali il 16 settembre si ricordano la deposizione del primo e la passione del secondo, mentre oggi il mondo cristiano li loda con una sola voce come testimoni di amore per quella verità che non conosce cedimenti, da loro professata in tempi di persecuzione davanti alla Chiesa di Dio e al mondo.
 

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Il Santo Crocifisso
Festa del S.Crocifisso - ultima domenica di aprile

   Uno dei primi riscontri della devozione al S.Crocifisso la si trova nel meticoloso e copioso resoconto della visita pastorale del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli avvenuta il 2 maggio 1761 con l'allora parroco don Bonomi e conservato negli archivi della Curia di Milano.
   In tale visita il Cardinale racconta di Cerro:
«... il fabbricato (la chiesa) arriva ai margini di una via e piazza pubblica, le sacre cerimonie sono alquanto disturbate. Fu recentemente edificata in forma rettangolare e ad una sola navata..... Ha quattro cappelle dedicate al S.Crocifisso, a S.Carlo, a S.Giovanni Battista e alla Madonna del S. Rosario. Ai quatto angoli della navata sono dipinte in alto le immagini di S.Carlo, di S.Ambrogio, di S.Cornelio e di S.Cipriano....»

 


   Dopo la bufera della Prima Guerra Mondiale la popolazione di Cerro manifestò il desiderio di rendere uno speciale omaggio al S.Crocifisso, che tante grazie aveva prodigato anche nel periodo bellico. Sorse un Comitato composto dai Reduci della guerra, dalle Madri e dalle Spose di Cerro con lo scopo di raccogliere fondi e oggetti preziosi per la realizzazione di una corona d'oro posta poi sul capo del S.Crocifisso il giorno 19 settembre 1920 con una solenne incoronazione.

       

Particolare
del
Crocifisso
ligneo del 1600
La
processione
per il
paese


   La festa del S.Crocifisso, detta anche "La Festa bela" è molto sentita dalla popolazione di Cerro ed è usanza per questa occasione invitare parenti vicini e lontani per star insieme e festeggiare ma soprattutto esprimere la propria devozione e fede portando i bambini e nipotini a baciare l'effigie di Gesù Crocifisso esposto in mezzo alla chiesa.

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La Madonna del Rosario
 7 ottobre
                 
  La devozione alla Madonna è insita nel cuore di tutti i fedeli ma soprattutto nelle nostre figlie, spose, mamme e nonne. E' così anche per la popolazione di Cerro che a partire dalla costruzione della prima vera grande chiesa nel 1761, tra le quatto cappelle ai lati della navata centrale, una è dedicata alla Beata Maria Vergine del S.Rosario.

   Non è una festa sfarzosa, ma è molto sentita e vissuta nella preghiera e nell'invocazione alla Mamma celeste, pregandola di soccorrere i suoi figli e di lenire le sofferenze degli ammalati attraverso la preghiera più classica e conosciuta dai nostri fedeli: il Santo Rosario.

    La devozione e l'amore della nostra gente verso Maria Santissima sono radicati nel cuore e lontani nel tempo...  Solenni feste furono celebrate, per esempio, per solennizzare la fine del XIX secolo trasportando per il paese la statua della Madonna del S.Rosario.
   Altra grandiosa celebrazione fu quella per l'anno giubilare dell'Immacolata (1904) nel cinquantenario della definizione dogmatica. Col Parroco don Luigi Oltolina era iniziata una particolare devozione alla Madonna di Lourdes.
   Nel 1908, in ricordo di tali apparizioni, si decise di costruire nella prima cappella a destra dell'ingresso della chiesa parrocchiale un esemplare della fatidica grotta di Massabielle.  In occasione dell'inaugurazione avvenuta il 26 aprile 1908 le donne di Cerro donarono la statua della Madonna, mentre gli uomini per il S.Crocifisso donarono una croce nuova, di legno durissimo e nero (ebano)  guarnita di lamine d'argento cesellate con le reliquie di Santi.

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